Atti degli incontri nazionali
Atti dell’Incontro nazionale - Borgonovo di Pontecchio(BO), 19-21 marzo 1993
"Maria da parte sua serbava tutte queste cose meditandole in cuor suo..." (Lc 2,19)
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![]() Il CJC del 1983 al canone 604 prevede tra le forme di vita consacrata l'ordine delle vergini e la possibilità che esse si diano forme associative per il mantenimento del proposito e l'aiuto reciproco. In Italia attualmente le consacrate sono circa un centinaio, sparse in 22 diocesi (Ancona, Arezzo, Bari, Bologna, Como, Cosenza, Cuneo, Rrenze, Milano, Novara, Mazara del Vallo, Pavia, Reggio Emilia, Roma, Siena, Taranto, Torino, Varese, Verona, Vicenza, Vittorio Veneto, Viterbo). Il numero reale non è conosciuto perché la consacrazione è molto legata alla chiesa locale e non esistono forme di associazione stabile che censiscano il fenomeno (anche se a Vicenza è attivo un centro di coordinamento che stampa un foglio di collegamento - Sponsa Christi - che raggiunge circa 200 persone tra consacrate e simpatizzanti). Elementi essenziali (cf G. TOSETTI, Vergini consacrate nel mondo, EDB 1990) di tale forma di consacrazione sono: - individualità: la consacrazione, cioè, è a titolo personale, per consentire una maggiore duttililà e libertà di_ espressione per un inserimento pieno nel proprio ambiente di lavoro e nella chiesa; . - valorizzazione della donna da parte della chiesa che .. riconosce pubblicamente e ratifica il proposito verginale di donne che vivono nel mondo, dimostrando così fiducia nella loro capacità di restarvi fedeli anche al di fuori di una tutela particolare e dando loro la possibilità in una dimensione di autonomia e libertà di esprimere e realizzare tutti i loro particolari carismi e attitudini a servizio della chiesa e dei fratelli, nella comunione ecclesiale e nella società civile»; - sponsalità: la percezione lucida e forte della presenza di Cristo nella propria storia fa nascere il desiderio verginale e cioè la vocazione ad anticipare su questa terra quell'unione sponsale definitiva e beatificante con Cristo, orizzonte ultimo di ogni ballezzato; - pubblicità: la consacrazione è vissuta e testimoniata pubblicamente, come dimostra anche la solennità e la pubblicità riservate al rito di consacrazione; - diocesanità che nasce dal legame spirituale, canonico e pastorale della vergine con la chiesa locale e con il suo vescovo, punto di riferimento diretto della consacrata. L'ordine delle vergine, se è da considerare una forma di vita consacrata, è da distinguere sia dagli istituti secolari, sia religiosi sia dalle società di vita apostolica. Per il lo;o aspetto "pubblico" si differenziano dagli IS: «Le vergini ammesse al rito di consacrazione si pongono ordinariamente nel mondo come "consacrate", ricevono un riconoscimento pubblico dalla chiesa... Esse non vivono la loro consacrazione a partire dalla secolarità, ma la secolarità a partire dalla consacrazione». L"'essera nel mondo" distingue l'ordine delle vergini dalle religiose, la cui testimonianza è caratterizzata dalla separazione dal mondo, oltre che dalla vita comunitaria e dalla appartenenza a una famiglia religiosa istiiuzionalizzata. L'ordine delle vergini si differenzia dalle società di vita apostolica perché le eventuali associazioni che le vergini consacrate possono formare hanno come finalità l'aiuto reciproco e il sostegno reciproco nel "santo proposito" e non un fine apostolico. Scarica il documento |
Atti dell'incontro Nazionale - Bologna 27-29 Marzo 1992
Dalla liturgia alla vita
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Atti dell'incontro Nazionale - Bologna 27-28 Aprile 1991
Unite da uno stesso carisma
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